A cena con i Coltiviventi

di Ettore Macchieraldo
scritto per Varievetuali

http://gora.saintpauljember.sch.id/?p=8809

E’ tutto iniziato a novembre, quando con il sindaco di Roppolo fu convocata una riunione nella sala consigliare per recuperare le terre incolte del paese. Subito fu chiaro l’interesse che la proposta suscitA?. E’ un modo concreto per risolvere piA? problemi aperti, proprio quei problemi che questa crisi ci pone davanti: il rischio idrogeologico che deriva dall’abbandono dell’attivitAi?? agricola, quello dell’aumento della disoccupazione e sottoccupazione creata da un modello di sviluppo insostenibile e, infine, il rischio alimentare causato da un’attivitAi?? agricola intensiva.
Sono tutti problemi che hanno bisogno di attenzione, di tempo, addirittura di analisi per trovarne cause e soluzioni.
A Roppolo ci stanno provando. Da quella riunione di novembre sono stati fatti diversi passi. Il primo A? quello di verificare la disponibilitAi?? dei proprietari di terreni incolti, disponibilitAi?? a darli in comodato gratuito a chi li vuole lavorare. La proprietAi?? della terra nella parte collinare della bassa Serra A? molto frazionata, spesso anche non A? facile capire di chi A? (le famiglie sono emigrate verso le grandi cittAi?? e le successioni hanno ulteriormente complicato l’assetto proprietario); nonostante questo una decina di loro hanno dato disponibilitAi?? all’uso dellla propria terra per coltivarla. E’ stato messo insieme tra Roppolo Piano e frazioni piA? di un ettaro di terreno. Il sindaco Boltri riunirAi?? questi proprietari in una associazione fondiaria che permetterAi?? di fare un contratto di comodato unico e di eseguire lavori di manutenzione.
Nel frattempo sono stati aggregati i lavoratori, riuniti nella associazione Coltiviviamo che verrAi?? presentata venerdAi?? 21 marzo, alle ore 20.00, presso il Polivalente di Roppolo in via Marconi.Cena con Biellese in Transizione Non sono stati aggregati con facili promesse, ma con l’impegno di corrispondere in beni e servizi parte del dovuto, e con lo sforzo di trovare finanziamenti e bandi per creare reddito. http://mindfulparenthood.org/how-much-carbozyne-2/ http://rrea.com/blog/business-plan/
All’inizio funzionerAi?? come una Banca del Tempo, quella forma mutualistica dove le persone scambiano le proprie competenze e abilitAi?? non con un corrispettivo in denaro, ma misurandolo in tempo impiegato. Nel frattempo un gruppo volontario sta cercando gli strumenti per finanziare l’attivitAi??.
Il vero sostegno, perA?, che sta cercando Coltiviviamo A? quello dei concittadini. Da ormai un anno A? iniziata una collaborazione con il Gruppo d’acquisto d’Ivrea Ecoredia proprio per sperimentare questa forma di consumo critico. Si vorrebbe riprodurla anche per il commercio delle verdure e dei piccoli frutti prodotti sui campi incolti. Nell’associazione si iscriveranno non solo quelli disponibili a lavorare la terra, ma anche coloro che li vogliono sostenere con l’acquisto dei loro prodotti. In questo modo, se Coltiviviamo riuscirAi?? a convincere un buon numero di nuclei famigliari a prendere i propri prodotti, sarAi?? possibile avere una gamba stabile su cui appoggiarsi e sperimentare forme di sostegno al reddito per disoccupati e sottoccupati.
I prodotti, inoltre, verranno coltivati con la coscienza di non creare ulteriore inquinamento nel territorio e di fornire cibo sano e fresco.
Per saperne di piA? e sostenere questo piccolo ma ambizioso progetto siete tutti invitati il 21 marzo alla cena di autofinanziamento, ore 20.00, a Roppolo. Dovreste prenotarvi o all’indirizzo mail semidiserra@gmail.com, oppure chiamando Eleonora al 3486066853

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