Piazze scolastiche

Un libro  da leggere, è uscito ad agosto. Frutto del percorso dei tre autori, tre progettisti, compiuto tra il 2018 e il 2022 all’interno del Dipartimento di Architettura e di Studi urbani del Politecnico di Milano.

Paolo Pileri, uno degli autori del libro di cui stiamo scrivendo, lo abbiamo già incontrato nella lettura di Contro i borghi; in quel testo, scritto per l’Associazione Riabitare l’Italia pone giustamente i sentieri, i collegamenti tra i paesi, quale fondamento della loro rinascita. Con quest’altro libro Piazze scolastiche, edizioni Corraini, scritto invece insieme a Cristina Renzoni e a Paola Savoldi, viene centrato un altro tema fondamentale per la rinascita dei paesi: il dialogo tra scuola e città. Descrivono esempi di metropoli, ma intendono per città anche la dimensione del villaggio, dei paesi e delle cittadine dove viviamo noi.

E’ la polis greca, la città come luogo di espressione della comunità.

Nel percorso che stiamo facendo in molte parti del Biellese, riassunto nella mappa della comunità educante, questo testo è uno strumento da condividere.

La comunità educante è quell’approccio che non relega la formazione dei giovani cittadini alle sole istituzioni preposte ma, riprendendo un famoso proverbio africano che dice che per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio, amplia lo spazio educativo alla corresponsabilità di tutta la comunità.

Il libro ha come oggetto gli spazi antistanti gli edifici scolastici, gli ingressi delle scuole; luoghi dove, in un breve arco di tempo concentrato e significativo, si realizza un momento d’incontro, di socializzazione. Dopo la forzata clausura dovuta dalla pandemia da Covid 19 è proprio da questi spazi che si deve ripartire.

I tre autori propongono degli esempi, delle tattiche realizzabili, se agite con coesione perché non siano solo spazi, ma diventino luoghi.

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Lo abbiamo visto davanti alle nostre scuole là dove, anche in modo temporaneo per il solo momento dell’entrata e dell’uscita, si sono pedonalizzate le strade antistanti gli ingressi: l’incontro, i saluti, i momenti di gioco dei bambini sono aperture alla vita di comunità, a legami piacevoli e fruttuosi.

Ampliamo questi momenti, valorizziamo gli ingressi e la loro trasformazione in piazze, in luoghi significativi del vivere delle comunità.

 

 

 

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